piatto di ribollita senese

Cosa Mangiare a Siena: le ricette tipiche da gustare assolutamente!

Avete camminato per ore tra i suggestivi vicoli di età medievale di Siena o di una delle tante piccole e meravigliose città che affollano i suoi dintorni: è naturale che adesso sentite un bel languorino! Ovunque siate, sarà piuttosto facile trovare un ristorante o un’osteria tipica da cui proviene un profumino niente male. Entrate e vi sedete al vostro tavolo, il cameriere vi consegna il menu e…adesso cosa ordiniamo?

Se volete gustare qualcosa di tipico, ossia qualche piatto che più difficilmente riuscirete a trovare dove vivete voi, leggete questa nostra breve guida alle migliori specialità della cucina senese!

Cucina senese VS Cucina toscana

Parlando in generale, come è ovvio che sia, la cucina senese è molto simile alla cucina toscana. Le due cucine condividono molte ricette e ingredienti storicamente diffusi in tutto il territorio del “Granducato”, ma ci sono anche alcune differenze. Possiamo considerare i piatti tipici senesi delle “versioni speciali” di alcune famosissime e diffusissime ricette della cucina regionale toscana, quindi potreste trovare gli stessi piatti con lo stesso nome anche nei ristoranti di un’altra città, ma probabilmente non saranno preparati secondo la stessa ricetta. Per i puristi del viaggio vero, che non vogliono rinunciare all’occasione di assaggiare la cucina tipica del posto, ecco la lista dei principali piatti tipici senesi.

Piatti tipici di Siena

Ribollita senese

Il piatto tipico più famoso di Siena è senza dubbio la ribollita, una zuppa di pane ricca di ingredienti e molto saporita, a base di carote, sedano, cipolla, fagioli bianchi e cavolo. Di solito viene servita assieme a delle fette sottili di pane rustico toscano o ciabatta con cui consumarla. Può essere gustata a temperatura ambiente anche d’estate, ma il picco della goduria si raggiunge assaporandola calda quando fuori fa freddo e quindi durante i mesi invernali.

La ribollita si trova ovunque in Toscana, con piccole differenze di luogo in luogo in base alle verdure usate, ma affonda le sue radici a Siena, dove è stata creata da cuochi che volevano utilizzare il pane e le verdure avanzate dalla preparazione di altri piatti, come il minestrone, a casa. Il nome deriva dalla parola italiana “ribollire” che significa “bollire di nuovo”. E infatti questo piatto veniva originariamente preparato riscaldando il minestrone avanzato (quindi già bollito) fino a quando tutti gli ingredienti solidi si dissolvono nel liquido.

Pappa al pomodoro

La pappa al pomodoro è un’altra deliziosa ricetta tradizionale di Siena. Generalmente, nel menu del ristorante o meglio ancora della trattoria, figura tra i primi o tra gli antipasti. Si tratta di un piatto povero proveniente dalla tradizione contadina, perciò è costituito da pochissimi semplici ingredienti. La componente principale della pappa al pomodoro sono infatti la salsa di pomodoro e il pane raffermo, opportunamente sbriciolato nel sugo. Ovviamente alla base della preparazione c’è un soffritto d’aglio e olio toscano.

Pici all’aglione

I pici all’aglione sono una delle ricette di pasta più conosciute a Siena, un primo piatto semplice ma molto gustoso. I “pici” sono un particolare tipo di pasta che assomiglia a spaghetti di diametro maggiore del solito. L’aglione, un particolare tipo di aglio prodotto nella Val di Chiana e in particolare nella zona di Montepulciano, possiede dimensioni maggiori, un profumo più intenso e – si dice – offre una migliore digeribilità rispetto all’aglio comune. In questa ricetta è il condimento principale della salsa di pomodoro che accompagna i pici.

Se volete assaggiare i pici ma siete allergici all’aglio o non vi piace il suo sapore, ottime alternative ai pici all’aglione possono essere i pici al ragù di cinghiale, al ragù semplice o meglio ancora al ragù di cinta senese.

Peposo

Il peposo, un secondo piatto di carne, è una ricetta tipica della zona di Firenze, ma nei migliori ristoranti di Siena potreste trovare la versione spiccatamente senese, che prevede l’impiego della famosa cinta senese al posto del canonico “cappello del prete”, ossia la parte di muscolo ricavata dal taglio del quarto anteriore del bovino.

Trippa alla senese

Come dice chiaramente il nome, la trippa alla senese è un piatto tipico della zona di Siena. La ricetta prevede che la trippa, che si ricava dallo stomaco di mucche o maiali, venga tagliata in piccoli pezzi e cucinata con fagioli, pomodori, olio d’oliva e spezie. Visto che si tratta di un piatto a base di carne e legumi, la trippa alla senese è considerata generalmente un secondo piatto, ma può anche essere servita come antipasto (in porzione ridotta) assieme ad altri assaggi.

Ossobuco alla senese

Si tratta di un secondo piatto di carne molto sostanzioso: uno stinco di vitello brasato con verdure ed erbe aromatiche che viene cotto per ore a fuoco basso. Il nome significa “osso con il buco”, un riferimento al foro del midollo al centro dello stinco di vitello tagliato a croce. Questo piatto, che storicamente ha origine a Milano, è stato reso popolare dai cuochi senesi grazie all’aggiunta, nella preparazione, di scorza di limone, timo e salvia, ingredienti che portano un tocco in più di aroma nella ricetta.

Dolci

Ovviamente, dopo questa abbuffata di piatti tipici senesi, siamo costretti a chiudere in bellezza con i dolci della tradizione. Forse ne avrete abbastanza e vi sentirete pieni, ma in teoria un piccolo spazio per il dolce dovrebbe ancora esserci, in fondo in fondo allo stomaco! 🙂

Cantucci e Vin Santo

Se volete chiudere in bellezza un pasto a base di ricette tipiche senesi, l’ideale sono proprio questi tradizionali biscotti secchi alle mandorle che si inzuppano in un bicchierino di vin santo. Ne troverete in abbondanza in ogni ristorante che si rispetti, perciò non fatevi scrupoli a chiedere il bis: uno tira l’altro!

Ricciarelli

Ricciarelli di Siena sono dei dolcetti di marzapane a base di mandorle. Esistono anche nella variante al cioccolato ma sono più difficili da trovare, soprattutto al ristorante. Il loro sapore, molto dolce, si sposa benissimo con un buon caffè amaro a fine pasto.

Panforte

Nella sua antica versione veniva preparato dai monaci e corrispondeva a una specie di focaccia a base di acqua, miele e frutta fresca: col passare dei giorni quest’ultima fermentava trasformando il prodotto in pane acido (da cui il nome originario “panes fortis”). Nel 1550 fu suor Berta a cambiare gli ingredienti con mandorle, frutta candita, zucchero e miele arricchito con spezie, allo scopo di ridare energie ai soldati senesi, stanchi dopo un assedio. Da allora il panforte è diventato il dolce natalizio tipico della città di Siena e – con qualche piccola differenza negli ingredienti – della tradizione toscana.