Cari viaggiatori e amanti della cultura, oggi vi accompagneremo alla scoperta di un gioiello segreto nelle profondità della Toscana: l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Questo luogo di pace e di storia, perfetto per chi desidera esplorare i dintorni di Siena lasciandosi affascinare dagli spazi a volte geometrici e a volte sconfinati che la campagna senese regala, sorge nel bel mezzo del magnifico paesaggio delle Crete Senesi a circa 40 chilometri a sud-est della città del Palio. Lungo la strada per arrivarci (i percorsi migliori li trovate in fondo all’articolo), i panorami mozzafiato dei crete, con le loro distese di coltivazioni e le file ordinate di cipressi vi accompagneranno fin sulla soglia di questa splendida struttura monastica benedettina, fondata nel 1313 da San Bernardo Tolomei, un nobile di Siena convertito alla vita monastica.
Varcato l’antico ponte levatoio e le fortificazioni medievali, l’esperienza culturale inizia con una stupefacente terracotta della Madonna con Bambino, firmata dai Della Robbia, situata sopra l’ingresso.
La Chiesa
Il nostro percorso nell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore prosegue con la visita alla Chiesa e al suo Coro, luoghi di somma spiritualità e maestose opere d’arte. La chiesa, edificata nel XV secolo e rimodernata nel XVIII secolo, custodisce un superbo intarsio ligneo del coro e una pregiata opera realizzata tra il 1503 e il 1505 da Fra Giovanni da Verona.
Originariamente costruita in stile romanico-gotico tra il 1400 e il 1417 , venne in seguito rimodellata secondo l’estetica del sobrio barocco nel 1772 per merito del progetto dell’architetto Giovanni Antinori da Camerino. All’interno della chiesa, è possibile ammirare la grande tela dell’altare maggiore rappresentante la Natività di Maria, opera di Jacopo Ligozzi (1598), autore anche dell’Assunzione della Vergine, opera collocata invece sulla volta del transetto.
Il coro ligneo è uno dei capolavori dell’Abbazia, intagliato e intarsiato da Fra Giovanni da Verona tra il 1503 e il 1505. Composto da 125 stalli distribuiti in due ordini, di cui 48 meticolosamente intarsiati, presenta una varietà di paesaggi, strumenti musicali, vasi sacri, rotoli musicali e uccelli multi-colorati. L’abilità artistica e l’attenzione al dettaglio di Fra Giovanni da Verona rendono questo coro uno dei più grandi esempi di opere d’intarsio al mondo.
Riveste particolare importanza l’affresco quattrocentesco posto sopra la porta laterale del coro, che rappresenta San Bernardo Tolomei con i primi due compagni, Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini. Di rilievo è anche il Crocifisso del Trecento, collocato nella cappella del SS. Sacramento, portato da San Bernardo Tolomei nel 1313 e a cui la tradizione attribuisce miracoli.
Infine, sotto il presbiterio della chiesa, troverete l’antica cripta, datata al Quattrocento. Questo luogo suggestivo è utilizzato dalla comunità monastica per le celebrazioni liturgiche durante i rigidi inverni.
L’incantevole connubio di spirituale ed artistico rende la visita alla Chiesa e al Coro dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore un’esperienza indimenticabile.
La Biblioteca Monumentale
Di tutte le meraviglie custodite nell’Abbazia, la Biblioteca spicca per la sua bellezza architettonica e la sua importanza storica. Seguendo la tradizione benedettina, la biblioteca è stata costruita in stile rinascimentale nel 1515-1516, durante l’abaziato di Francesco Ringhieri di Bologna.
L’interno della biblioteca è suddiviso in tre navate, un progetto dell’artista Fra Giovanni da Verona, che ha anche realizzato gli stupendi capitelli delle dodici colonne in pietra serena, così come l’elegante porta d’ingresso incisa nel legno. Fra Giovanni ha inoltre creato due opere d’arte di particolare attrazione, ossia un fastoso candelabro per il cero pasquale e un magnifico armadio intarsiato per i libri corali del 1502.
L’antico fondo librario dell’Abbazia ha subito diverse perdite nel corso del tempo, specie dopo la soppressione del 1809. Nonostante ciò, la Biblioteca conserva ancora volumi di grande rilievo. L’incremento originale del fondo librario avvenne nel 1447 grazie alla donazione del concistoriale Ludovico Petrucciani da Terni, inclusi manoscritti e incunaboli di raro valore come una traduzione della Divina Commedia in esametri latini, opera del monaco umanista Fra Matteo Ronto.
Oggi la biblioteca ospita libri che risalgono ai secoli XVI-XVIII e provengono dal soppresso monastero olivetano di Santa Maria di Monte Morcino Nuovo di Perugia, ma ci sono anche spazi dedicati ad altri temi, tra cui una sala che ospita una collezione di quadri e un antico banco da lavoro di una farmacia, sul quale sono esposti alcuni strumenti.
La Biblioteca Monumentale dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore rappresenta un tangibile esempio della sete di sapere e della dedizione all’arte della comunità monastica benedettina, e con la sua storia, le sue opere d’arte e i suoi antichi tesori librari, si rivela essere un capitolo fondamentale nella visita di questa straordinaria Abbazia.
Il Chiostro
Al centro dell’Abbazia, emerge il Chiostro Grande, rappresentando una delle meraviglie più notevoli di Monte Oliveto Maggiore, ed essendo una tappa imprescindibile nella vostra visita.
Questo ampio spazio quadrato è dominato da 35 magnifici affreschi che ritraggono la vita di San Benedetto secondo il racconto di San Gregorio Magno nel Libro II dei Dialoghi. Questo progetto fu avviato da Luca Signorelli nel 1495 e poi continuato da Antonio Bazzi, conosciuto come Il Sodoma, nel 1505. Il Sodoma completò il racconto della vita del santo, riannodando la storia precedentemente delineata da Signorelli, e inserendo il proprio tocco personale.
Nei dipinti del Sodoma si possono ammirare scenari vivaci e dettagli peculiari, come l’autoritratto dell’artista nella scena in cui San Benedetto risana il coperchio del cister, oppure i ritratti di Luca Signorelli, Leonardo da Vinci e Botticelli, rappresentati come giovani nella scena in cui San Benedetto accoglie i due giovani romani, Mauro e Placido. Il Sodoma ha inoltre raffigurato numerosi animali nelle sue scene, un elemento piuttosto caratteristico del suo stile artistico.
All’interno delle colonne del chiostro, sono presenti affreschi di autori sconosciuti, che risalgono ad un periodo tra il Trecento e il Settecento. Questi dipinti, raffiguranti eremiti o scene di devozione, venivano aggiunti a seguito dell’elezione degli Abati Generali o per commemorare la visita di personaggi illustri.
Nel chiostro, il pennello del Sodoma lasciò anche meravigliosi affreschi come quello di Gesù che porta la croce e Gesù alla colonna. Queste opere conducono al De Profundis, un antico luogo di sepoltura dei monaci, dove si possono ammirare affreschi di eremiti, datati al 1440.
L’affresco “San Benedetto che consegna la Regola ai monaci” costituisce l’ingresso alla chiesa abbaziale, segnando un perfetto trait d’union tra l’arte del chiostro e la spiritualità della chiesa.
Il Chiostro Grando dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un autentico spazio di armonia e serenità, dove arte, storia e spiritualità s’intersecano, lasciando ogni visitatore senza fiato.
Il Museo
Quando si visita l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, è assolutamente essenziale fare tappa presso il museo dell’Abbazia, un luogo che raccoglie e conserva preziose testimonianze artistiche.
Il museo si trova nell’aula capitolare, dove in passato si svolgevano i capitoli generali della Congregazione. Questo storico ambiente è stato trasformato per accogliere e mostrare sia le opere d’arte dell’archicenobio, sia quelle provenienti dalle chiese della diocesi olivetana.
Appena entrati, l’affresco della Madonna con Bambino e Santi del XVI secolo di Matteo Ripanda vi accoglie sulla parete di fondo. Tra le opere più antiche, troverete il crocifisso ligneo di Montecontieri, risalente alla prima metà del Trecento, la Maestà del Maestro di Monteoliveto e il San Bernardino eseguito nella bottega di Francesco di Giorgio.
Del primo Cinquecento sono presenti due tavole, raffiguranti San Benedetto e un Santo olivetano, assegnate alla bottega di Bartolomeo di David. Ritratti laici come il “Ritratto di Omero” di Pier Francesco Mola, insieme ad altre opere, sono presumibilmente provenienti da lasciti di abati e monaci, inclusa la collezione dell’abate Domenico Peroni, che nel 1628 fondò l’Accademia degli Industriosi nelle stanze della Torre.
Inoltre, in una piccola sala adiacente, si possono ammirare 17 acquerelli settecenteschi di vedute dell’Abbazzia. Tra le opere dell’Ottocento, spicca una piccola tela raffigurante San Giuseppe, ricevuta in dono dall’autore Luigi Mussini, amico dei monaci.
Visitare il museo significa fare un viaggio affascinante attraverso la storia dell’arte, della cultura e della spiritualità, perfettamente conservate all’interno dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Il Refettorio
Il refettorio monastico rappresenta uno degli ambienti più spaziosi dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Caratterizzato da un soffitto a volte, le sue pareti sono completamente impreziosite da affreschi del Seicento, opere di Fra Paolo Novelli. Questi affreschi rappresentano eventi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento, Sibille e figure allegoriche, creando una cornice artistica unica per questo spazio solenne.
Sulla parete di fondo del refettorio spicca la maestosa tela raffigurante un’Ultima Cena, opera del pittore Lino Dinetto, datata al 1948. Verso questa tela si allungano in linea prospettica le lunghe tavole di cipresso, sulle quali ogni giorno i monaci consumano i loro pasti.
Nell’atrio antistante il refettorio si trova un singolare lavabo, realizzato in marmo giallo di Siena. Questo elemento, insieme all’intero design del refettorio, rafforza il carattere sacro e storico del luogo.
Il pasto, consumato nel silenzio ed immerso in questa cornice di arte sacra, è accompagnato dall’ascolto di letture. Questo atto comunitario assume una valenza spirituale profonda, che trova la sua origine nello spezzare il pane. In questa maniera, il refettorio diventa un luogo che nutre sia il corpo che lo spirito, fondendosi perfettamente con la vocazione monastica dell’Abbazia.
La visita al Refettorio dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore offre un’occasione rara per comprendere meglio la vita quotidiana dei monaci e per ammirare le ricche testimonianze artistiche che il luogo ospita.
La Cantina e lo Shop
Oltre alle meraviglie artistiche, è possibile visitare l’autentica cantina dell’Abbazia e degustare i vini prodotti dai monaci nei vigneti circostanti, gestiti dall’omonima azienda agricola. Ovviamente, c’è anche il negozio, gestito dai monaci stessi, dove potete acquistare vini, liquori (menzione speciale per l’amaro alle erbe) e altri prodotti come tinture, etc. Non mancano i souvenir e i classici gadget di matrice religiosa.
Ricca di storia, arte e bellezze naturali, l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è una tappa imperdibile per chi desidera abbandonare la folla e andare alla scoperta delle gemme nascoste della Toscana.
Informazioni Utili
Come raggiungere Monte Oliveto Maggiore
- Per raggiungere l’Abbazia da Siena, potete seguire due differenti percorsi: potete scendere lungo la via Cassia passando per Monteroni d’Arbia e girando al bivio dopo Buonconvento, oppure potete seguire la via Lauretana, un percorso super consigliato perché vi permetterà di godere della splendida vista panoramica offerta dalle colline delle Crete. Scegliendo questa strada, passerete davanti ad altri luoghi che potrebbero meritare una sosta, come ad esempio il rinomato Sito Transitorio, il paese di Asciano dove potreste fare tappa per mangiare, oppure quello di Chiusure, un suggestivo borgo che offre una vista spettacolare sul paesaggio circostante e in particolar modo proprio sull’Abbazia;
- chi invece proviene da sud può fare la Cassia e svoltare al bivio di Torrenieri o più avanti, a Buonconvento;
- infine, chi arriva dalla A1 deve lasciare l’autostrada all’uscita Val di Chiana e da lì percorrere la super strada Bettolle-Siena in direzione Siena fino all’uscita di Asciano.
Qual è il momento migliore per visitare l’Abbazia?
Dal momento che la visita si svolge in buona parte negli spazi interni dell’Abbazia, può essere svolta in qualunque momento dell’anno. Se però avete a disposizione un weekend intero e volete ottenere il massimo dalla combinazione della visita all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e altri luoghi interessanti nelle vicinanze, il momento dell’anno ideale è senza dubbio fine aprile, non solo perché le giornate sono più lunghe, ma soprattutto perché nel vicino borgo di Chiusure va in scena la famosa Festa del Carciofo.
Mappa
Potete scaricare il depliant informativo dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, che include anche la mappa, cliccando su questo link.
Orari
- Mattina: 09:30 – 12:40 (ultimo accesso 12.20)
- Pomeriggio: 14:30 – 18:00 (ultimo accesso 17.40)
Il Giardino rimane sempre aperto mentre la Cantina e l’Erboristeria hanno un orario di apertura più ampio.
Biglietti
- Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì
Esposizione Biblioteca euro 4,00 – Acquisto in prevendita euro 5,00
Audioguida (italiano e inglese) euro 5,00 – Acquisto in prevendita euro 6,00
Visita con operatore (italiano e inglese) a orario fisso (ore 10:00, 11:00 e 12:00) euro 7,00 a persona –
Acquisto in prevendita euro 8,00
Gruppi (da 10 a massimo 25 persone), è consigliata la prenotazione a garanzia dell’ingresso all’ora stabilita. Il costo della prenotazione è di euro 25,00 - Venerdì, sabato e domenica
Biglietto unico euro 7,00 (valido 24 ore dall’ingresso) – Acquisto in prevendita euro 8,00.
Biglietto con audioguida (italiano e inglese) euro 8,50 (valido 24 ore dall’ingresso) – Acquisto in prevendita euro 9,50.
Visita con operatore su prenotazione per un massimo di 25 persone (italiano e inglese; per altre lingue occorre prendere accordi specifici) euro 80,00 Solo acquisto in prevendita almeno 10 giorni prima della visita.
Gruppi (da 10 a massimo 25 persone) è consigliata la prenotazione a garanzia dell’ingresso all’ora stabilita. Il costo della prenotazione è di euro 25,00.
Contatti
Per conferma degli orati e dei prezzi dei biglietti, nonché per ulteriori informazioni in generale, vi invitiamo a visitare il sito web ufficiale dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore all’indirizzo: Monteolivetomaggiore.it oppure a contattare l’Abbazia attraverso i seguenti riferimenti:
- Telefono e Whatsapp: 342 0538090
- Email: infovisite@monteolivetomaggiore.it
Cosa vedere vicino l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Nei dintorni dell’Abbazia ci sono diversi borghi, paesi e luoghi naturali che sono raggiungibili in massimo un’ora di viaggio in automobile e che meritano senz’latro una visita:
- il paese di Buonconvento, con le sue mura medievali perfettamente conservate;
- Pienza, con le sue meravigliose stradine e l’affaccio sulla val d’Orcia;
- Montalcino, la città dei famosi vini Rosso e Brunello;
- Montepulciano, con la sua splendida piazza medievale;
- il borgo medievale di San Quirico d’Orcia, nel cui territorio comunale si trovano anche due dei luoghi più fotografati e social dell’intera regione Toscana, ossia la deliziosa “Cappella della Madonna di Vitaleta” e il perfetto cerchio di “Cipressi di San Quirico”;
- l’incantato borgo termale di Bagno Vignoni;
- il paese di Rapolano Terme con i suoi caratteristici bagni termali;
- Radicofani con la sua Torre di avvistamento;
- la suggestiva installazione artistica del Sito Transitorio nelle Crete Senesi;
- ovviamente Siena.